Le fave rappresentano una delle coltivazioni piĆ¹ gratificanti dell’orto, ma spesso i risultati non sono all’altezza delle aspettative. Le settimane successive alla semina sono cruciali per determinare l’abbondanza del raccolto.
Il momento decisivo per il successo
La fase post-semina richiede particolare attenzione. Durante questo periodo, le giovani piantine sono particolarmente vulnerabili e necessitano di cure specifiche.
La gestione dell’irrigazione diventa fondamentale: il terreno deve mantenersi umido ma non zuppo, poichĆ© l’eccesso d’acqua puĆ² causare il marciume radicale.
L’errore che tutti commettono
Il piĆ¹ grande sbaglio ĆØ pensare che dopo la semina non ci sia piĆ¹ nulla da fare. Al contrario, il controllo delle infestanti deve essere costante.
Le erbacce competono con le giovani piantine per nutrienti e acqua, compromettendo lo sviluppo delle fave.
La strategia vincente per raddoppiare il raccolto
La pacciamatura organica rappresenta un alleato prezioso. Applicando uno strato di paglia o foglie secche attorno alle piantine, si ottengono numerosi vantaggi:
- Mantenimento dell’umiditĆ del terreno
- Protezione dalle erbe infestanti
- Regolazione della temperatura del suolo
Il supporto che fa la differenza
Quando le piante raggiungono i 20-30 cm, l’installazione di tutori diventa essenziale. Questo accorgimento previene l’allettamento delle piante sotto il peso dei baccelli e favorisce una migliore esposizione al sole.
La protezione che non puĆ² mancare
Il monitoraggio dei parassiti, in particolare gli afidi, deve essere costante. L’utilizzo di macerati naturali di ortica o aglio puĆ² fungere da deterrente efficace e rispettoso dell’ambiente.
Il segreto della fertilizzazione
Nonostante le fave siano leguminose capaci di fissare l’azoto, un leggero apporto di compost maturo durante la crescita puĆ² fare la differenza. Questa pratica stimola la produzione di baccelli piĆ¹ grandi e numerosi.